Nel campo dell’automazione industriale, uno degli aspetti più complessi riguarda il trasferimento dei pezzi da un nastro all’altro. Si tratta di una fase particolarmente delicata in ogni settore, che richiede attenzione per evitare interruzioni nel flusso produttivo, danni ai materiali o inefficienze.
Il trasferimento può presentare diverse sfide a seconda delle dimensioni e del peso dei prodotti, del tipo di nastro utilizzato e della configurazione dell’impianto. Quali sono i principali problemi che si possono presentare? E come possiamo affrontarli in modo funzionale, produttivo ed innovativo? Vediamolo insieme!
Quando si trasferiscono pezzi da un nastro all’altro, i nastri trasportatori devono essere perfettamente allineati per garantire un passaggio fluido che eviti danni e interruzioni nella catena di produzione. Anche un piccolo disallineamento può infatti causare la caduta dei pezzi o creare attriti non previsti.
Un’altra sfida davanti alla quale ci si può trovare è quella di mantenere una velocità costante e sincronizzata tra i nastri: se le due velocità sono differenti (ad esempio uno troppo veloce o troppo lento rispetto all’alto), la qualità del trasferimento può essere pesantemente compromessa.
C’è inoltre da tenere in considerazione la tipologia dei pezzi trasportati. La forma, il peso e la fragilità dei pezzi influenzano notevolmente lo svolgimento del trasferimento da nastro a nastro; per pezzi di piccole dimensioni o materiali particolarmente fragili è importante prestare la dovuta attenzione per evitare danni o malfunzionamenti.
Ultima sfida, ma non per importanza, riguarda l’accumulo imprevisto di materiale. Nel caso in cui i pezzi si accumulino sui bordi del nastro o nei punti di contatto è facile che si verifichino attriti e blocchi che potrebbero non solo rallentare il processo produttivo, ma anche danneggiare il nastro e richiedere dunque interventi di manutenzione più frequenti.
Per risolvere queste problematiche, Crizaf Srl propone due tecnologie avanzate per il trasferimento tra nastri: i rulli condotti e i rulli a penna. Entrambi offrono specifici vantaggi, e la loro scelta dipende dalle esigenze dell’impianto e dal tipo di prodotto movimentato.
I rulli condotti sono una soluzione tradizionale e consolidata per il trasferimento tra nastri trasportatori. Si tratta di rulli azionati da un motore o dal nastro stesso, che garantiscono il movimento continuo e sincronizzato dei pezzi durante il passaggio da un nastro all’altro.
Nello specifico, i rulli condotti Crizaf possono essere applicati sia lato folle che trasmissione su nastri della serie “C1000” e consistono in due rulli accoppiati di diametro ridotto con trazione indotta dal rullo del nastro tramite contatto diretto. Peculiarità di questa soluzione sono la possibilità di applicazione a nastri trasportatori con utile fino a 1900mm e l’accelerazione della velocità di trasferimento del pezzo che ne riduce il rischio che si incastri nello spazio tra il rulletto ed il rullo del nastro successivo.
In sostanza, i vantaggi dei nastri trasportatori con rulli condotti possono essere così riassunti:
Efficienza del trasferimento: garantiscono un passaggio continuo e fluido anche per pezzi di grandi dimensioni o con geometrie irregolari.
Riduzione dei fermi macchina: grazie al movimento fluido, i rulli condotti aiutano a evitare interruzioni nel processo produttivo.
Manutenzione semplificata: la struttura relativamente semplice dei rulli condotti li rende facili da mantenere e riparare.
I rulli a penna rappresentano una soluzione tecnologica più avanzata, particolarmente indicata per il trasferimento di pezzi piccoli o molto fragili, dove è richiesta un’estrema precisione nel passaggio tra i nastri. Il termine “rulli a penna” deriva dalla loro struttura caratteristica: una serie di rulli sottili e ravvicinati che consentono un contatto minimo con il materiale trasportato.
Nello specifico, Crizaf applica sul lato folle del nastro trasportatore un rullo di diametro ridotto in modo tale da potersi avvicinare il più possibile al nastro successivo e permettere il passaggio di particolari di dimensioni ridotte senza che si incastrino tra i rulli dei due nastri.
Questa soluzione innovativa può essere applicata su nastri Crizaf della serie “C1000” con larghezza massima di 400mm e viene utilizzata principalmente su linee di trasporto formate da più nastri.
In sostanza, i vantaggi dei nastri trasportatori con rulli a penna possono essere così riassunti:
Precisione estrema: grazie alla ridotta distanza tra i rulli, il trasferimento dei pezzi avviene in modo preciso, anche per oggetti di piccole dimensioni.
Delicatezza nel trattamento dei materiali: la pressione minima esercitata sui pezzi riduce il rischio di danni, particolarmente utile per materiali sensibili o prodotti finiti di alta qualità.
Integrazione facilitata: i rulli a penna sono facili da integrare in impianti complessi e in linee di produzione ad alta velocità, grazie alla loro versatilità.
L’adozione di soluzioni come i rulli condotti e i rulli a penna permette di superare le difficoltà nella movimentazione di pezzi da nastro a nastro, garantendo un trasferimento fluido e preciso. I rulli condotti offrono un movimento sincronizzato e sono adatti per materiali più robusti o pezzi di grandi dimensioni, mentre i rulli a penna sono ideali per prodotti fragili o di piccole dimensioni, grazie alla loro delicatezza e precisione.
Entrambe le soluzioni proposte da Crizaf Srl sono progettate per migliorare l’efficienza del trasferimento tra nastri, ridurre i tempi di fermo e ottimizzare la produttività in un’ampia gamma di settori industriali. La scelta tra rulli condotti e rulli a penna dipende dalle specifiche esigenze dell’impianto, ma in entrambi i casi, l’obiettivo è garantire un processo di movimentazione sicuro, fluido ed efficiente.
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